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La Confraternita della "Madonna del Cuore"

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Quando alla fine del 1729, i padri gesuiti Ruschi e Crivelli, finito di predicare le missioni a Gerano, tornarono dal loro superiore, privi del quadro della Madonna del Cuore, non vi fu dubbio che ebbero un bel da fare per scusarsi dellinconveniente. vero che i due predicatori si distinguevano per fama di operoso apostolato e di santa vita; noto che la vista della sacra immagine suscitava unimpressione profonda sulle popolazioni del Lazio; come anche accertato che a Gerano si era ripetutamente scatenato un pauroso temporale per impedire il normale rientro dei due missionari; pure vero per (e ci sembra di sentire le parole dellallora superiore), che la compagnia di Ges non poteva prendersi il lusso dilasciare in ogni paese un quadro e quel quadro!

Tuttavia, la Madonna dal ricco manto azzurrino ora stava a Gerano, e non tanto per linsistenza mostrata dal popolo7 o per laccondiscendenza dei due buon padri, quanto per il semplice disegno di Dio, il quale per munifico tratto di Sua misericordia degnavasi affidare quel popolo nelle mani di Maria. E i Geranesi, dal canto loro, dando uno sguardo retrospettivo al loro passaggio religioso, presentavano una spiccata devozione mariana, di buon auspicio per la futura venerazione della Madre dellamore. Il paese infatti, in quei tempi, con appena 1.454 persone, aveva gi innalzato ben quattro chiese, di cui due dedicate direttamente a Maria, sotto i titoli di Assunta e Annunziata. A Santa Maria inoltre, dove prendeva posto il nuovo quadro, questo veniva a trovarsi dirimpetto ad unaltra veneratissima immagine, quella della Vergine del Rosario.
Nei due dipinti degli altari laterali di S. Lorenzo (cio altare di S. Rocco e del Purgatorio), vi troneggiava ad ambedue la Madonna: in uno, ancora visibile, in ascolto delle preghiere di S. Rocco, S. Agostino e S. Monica e nellaltro, nel consueto gesto della Madonna del Carmine; sul campanile poi, una delle due campanine - larga e lungapalmi 5 - portava impressa limmagine di Maria, fin dallanno 1629. Anche la Chiesetta di S. Anatolia, protettrice del paese, aveva un altare (di fronte a quello di S. Audace) dedicato alla B. Vergine della Stella, successivamente intitolato a S. Maria delle Grazie (1840); come se non bastasse, varie nicchie votive si aprivano tra le strade paesane. Da questo sommario sondaggio, svolto sullaspetto devozionale di Gerano e intorno agli anni precedenti la venuta della pi cara e bella immagine della Madonna, risultano evidenti le disposizioni del popolo ad accoglierla; disposizioni perfezionate nel momento, dallo zelo dei due missionari e dallincanto suscitato dal nuovo quadro.
2Larciprete D. Biagio Manni non ebbe quindi difficolt a collocarla in chiesa, inserirla nel ciclo liturgico del paese e curarne le prime pratiche di culto. La fervorosa devozione con la quale i Geranesi si votarono alla Madonna del Cuore, venne raccolta e coadiuvata dagli abitanti dei paesi limitrofi. Secondo uno scritto anonimo (riferibile a Lauriano Lauriani o meglio allarciprete Piccioni), stampato parzialmente nellopuscolo del 1929, nellarchivio parrocchiale potevano leggersi le offerte, donate per la festa della Madonna (1743-1748) da persone di Ciciliano, Saracinesco, Cerreto, Castelmadama, Pisciano, Rocca S. Stefano, Civitella, Olevano e S. Gregorio. Sempre per il presunto Piccioni, che rovistando tra le casse della chiesa aveva trovato antiche mozzette di vivace scarlatto portanti impresso a ricamo un bel cuore dalla parte diritta, i pii geranesi nei primi d o qualche tempo dopo in cui la Santissima Vergine del Cuore era in venerazione dovettero comporre una confratellanza sotto la di lei invocazione. Conosciamo alcuni priori, a partire dal 1789, Francesco Felici, Tommaso Felici, Luigi Masci (1836). Fin dai primi anni era stato costruito alla Madonna un altare proprio, che, nella visita pastorale di mons. Vincenzo M. Ronconi (28 gennaio 1791) appare rotto nella pietra della mensa.

Anzi gi era pure in uso la tradizionale calata della Madonna nel sabato precedente la festa. Il 14 aprile 1784 infatti, larciprete aveva ottenuto il permesso dal vicario generale Carlo Faby, di celebrare la messa in un altare di legno (vulgo portatili), durante lottava della festa, cio nel periodo in cui il quadro, montato sulla macchina processionale, restava esposto davanti o sullaltare maggiore. In concomitanza dellerezione dellaltare Reginae Cordis nostri, in archivio si aprono i registri delle messe votive: uno datato l11 agosto 1792. E dalla Relazione della chiesa parrocchiale, scritta da D. Luciano Lelli nel 1817, riceviamo che laltare della Madonna era lunico ad essere mantenuto colle limosine dei devoti, non avendo rendite proprie. Il medesimo arciprete, nel 1825, installava nel campanile la famosa campana della Madonna, utilizzata nelle sole grandi calamit, nei casi di privata infermit e per la convocazione dei confratelli. Il primo agosto 1851, larciprete D. Giovanni B. Piccioni riceveva da mons. 3Pio Bighi, vicario apostolico di Pio IX, il decreto di erezione della nuova confraternita: visum est audito graviorumquoque virorum consilio eamdem congregationem in oppidolerani, cuius incolae singulari cultu Beatissimam Virginem Immaculatam titulo Sacratissimi Cordis prosequuntur quod quidem animi nostri votum ubi innotuit, tanta alacritate a Ieranensibus exceptum est, utillius Terrae Clerus et Populus enixe flagitaverint Congregationis eiusdeminstitutionem; e aggregata allarciconfraternita dellImmacolato Cuore di Maria, eretta per prima a Parigi e poi a Roma, presso la chiesa di S. Lorenzo in Lucina. Finalmente il fervoroso desiderio dei Geranesi era appagato! Nel primo articolo dello Statuto, approvato dallab. Commendatario card. Monaco La Valletta, si legge: Niuno verr ammesso adetta Confraternita se non avr dato saggio di lodevoli costumi e non verr approvato dal Direttore (larciprete), dal Priore, Depositario, Segretario, Esattore, 12 Consultori, 2 Mandatari (avvisatori). La prefazione, aggiornata dopo lultimo sinodo diocesano, precisa gli scopi principali: 1) promuovere lincremento del culto divino; 2) concorrere allaumento della vita cristiana dei confratelli con le opere di cristiana piet; 3) aiutare i fratelli defunti con i suffragi; 4) fine particolare: festeggiare solennemente la festa della Madonna del Cuore. E, per onor del vero, questi dati impegni furono rispettati per lungotempo; oggi, solo in parte, tramontando in genere lo stesso istituto di confraternita. Diamo ora uno sguardo allalbo dei priori (dal 1870), segnalandole iniziative pi interessanti e tacendo, con rammarico, lampia attivit caritativa dei confratelli verso persone private o istituti religiosi(come, per esempio, al Santuario della Madonna del Buon Consiglio di Genazzano). Il 5 settembre 1874 viene approvato lo statuto della Confraternita dal card. Monaco La Valletta, mentre priore Paolo Leoni (1870-1874). Nellassemblea del 19 aprile 1875, sotto il prioratodi Tito Felici (1875-1876), tra i trentadue partecipanti sono presenti il dottore del paese e il curato di S. Lorenzo; tra gli assenti figura come iscritto anche larciprete di Rocca S. Stefano.

6Dal 1877 al 1882, priore Beniamino Rozzi e fino al 1902, Augusto Pascucci; questultimo periodo appare uno dei pi fecondi delsodalizio. Il direttore arciprete Domenico Enni registra le spese per la costruzione dellarco gotico (29 novembre 1883), che ancora si innalza sulla parte alta dellinfiorata: totale complessivo Lire 409,22, di cui Lire 100 al pittore bavarese Roberto Schielin e Lire 100 al falegname geranese Enrico De Grandis; la Confraternita di S. Rocco contribuisce a met delle spese dellopera. Quellanno i confratelli della Madonna, in previsione del forte stanziamento, si impegnano soltanto per lallestimento dellinfiorata, per la fiaccolata notturna della piazza durante i lavori, per lilluminazione del paese nelle due sere festive e per il lancio di due palloni; al resto del programma, cio sparo, paratura della chiesa, allestimento della cappella in piazza, tra tamburi, nettezza della piazza, andranno come copertura le offerte della popolazione. Il 1 gennaio 1887 i consultori sottoscrivono latto nel quale sistabilisce lo scoprimento dellimmagine di Maria SS.ma del Cuore; il quadro pu essere ammirato soltanto nelle seguenti festivit: 1) nel capodanno, 2) nellEpifania, 3) nella Pasqua di Resurrezione, 4) nella festa di Maria SS.ma del Cuore e negli otto giorni successivi, 5) nel ringraziamento del mese di maggio, 6) nella festa del Sacro Cuore di Maria, 7) per il ringraziamento dello scampato colera, 8) nella festa della SS.ma Concezione, 9) nel Santo Natale. Sono per privilegiati i fratelli e le sorelle in circostanze di malattia ed altre occasioni sia pubbliche che private a giudizio del sig. Arciprete. Nel congresso del 22 maggio 1887 sono presenti quasi ottanta fratelli; viene confermato priore Augusto Pascucci ed eletti il cassiere Luigi Lelli e il segretario D. Benedetto Boschi. Lanno seguente, Aurelio Manni incaricato di condurre da Roma un intagliatore per lanuova macchina processionale (il solo progetto costa Lire 15). Nel 1890, con un contratto di 179 lire annue, la Confraternita impegna il complesso bandistico a suonare nella festa della Madonna del Cuore, nel giorno del Cuore di Maria (ultima domenica di agosto), nel ringraziamento per lo scampato colera (ultima domenica di settembre) e nel corteo funebre di ogni fratello o sorella (dalla casa alla chiesa e da questa al camposanto).

8In proposito viene ribadito che tutti i fratelli indifferentemente debbano presenziare allassoluzione del cadavere, pena il depennamento dallalbo, dopo cinque ingiustificate assenze; per gli avvisi funebri, vengono stampati cartoncini appositi da riempire volta per volta. Lamministrazione, nella visita pastorale del 12 settembre 1892, riceve le congratulazioni da parte dellab. Commendatario per il sopravanzo di Lire 213,97. Dal 1902 al 1906, troviamo in carica come priore Filesio Felici; dal 1907 al marzo 1908, per lultima volta, Pascucci Augusto; dal 1908 al 1920, Pascucci Mariano; Simeoni Domenico, 1921-1922; di nuovo Pascucci Mariano (1922-1923) e si ha il primo impianto elettrico nella cappella della Madonna; De Propris Giovanni f Pietro (1924-1930) che sostiene lanno commemorativo del II centenario della Madonna (1929): grandiosi sono i festeggiamenti e i lavori eseguiti in collaborazione con il comitato promotore, solenne e piena di piet ne resta leco nella memoria dei nostri genitori, gli associati della confraternita raggiungono il numero di 292 persone.

Nelladunanza generale del 12 gennaio 1930, il segretario presenta il rendiconto degli anni 1928-29: entrate Lire 6.122,80; uscite Lire 5.467,45; attivo Lire 655,35. La revisione dei conti viene affidata alla commissione composta dai signori De Lellis Emilio, De Propris Giovanni, De Propris Andrea e Censi Luigi f Mariano. Nuovi eletti risultano lesattore Di Priamo Giovanni Maria, avvisatore Fubelli Augusto, consultori effettivi: Nicolai Marcello, De Propris Andrea f Luigi, De Lellis Emilio, Di Florido Luigi, Bussi Raffaele, Felici Mariano, Dolfi Pietro, De Propris Enrico, Maturi Carlo, Dolfi Francesco, Rozzi Claudio, Bertoldini Mariano; consultori supplenti: Fubelli Angelo f Livio, Laurenti Francesco, Di Priamo Enrico, Proietti Urbano. In questo periodo termina la raccolta dei bozzoli della seta, entrata costante del sodalizio per quarantanni; come in precedenza lo erano state le questue del grano, mosto e grascie (grassi dei suini); mentre le quote associative in denaro cominciano ad essere assorbite dalle sole onoranze funebri dei confratelli.
5Per il 250 anniversario della venuta della Madonna del Cuore (1979-1980), nel comitato promosso dal titolare di S. Maria Don Giovanni Censi, gi nel 1978, suddiviso per la grande partecipazione di popolo in tre commissioni, (religiosa, culturale, folkloristica) ed unico segretario (ing. Orlandi Massimo) la Confraternita si impegna al lavoro sui tre fronti: preparazione e svolgimento liturgico-religioso (pres.: D. Giuseppe De Propris e sig.ra Tummolini Manni Ester), ristrutturazione della Chiesa e stampa del libro commemorativo (pres. sig. Fubelli Vincenzo), festeggiamenti esterni (pres. dr. Manni Carlo), raccogliendo forti somme in denaro e manodopera. Oggi, dopo alcune modifiche al vecchio statuto, si opera e siauspica di trasformare il sodalizio in associazione mariana, con lintento di riscoprire le originali finalit di formazione spirituale dellassociato e la sua precipua devozione e venerazione alla Madonna.

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