L'origine dell'Infiorata

 

1886È strettamente legata alla somma venerazione tributata, fin dall’inizio, dalla popolazione di Gerano alla miracolosa immagine di Maria SS.ma del Cuore (olio in tela del pittore Sebastiano Conca), portata in paese per le sacre missioni del 1729, predicate dai padri gesuiti Ottavio Ruschi e Giovanni Maria Crivelli.
La sacra immagine resta esposta nella chiesa di S. Maria, sopra un altarino processionale sul lato del vangelo dell’altare maggiore - titolato all’Assunta -, per la durata di sedici mesi, sia per l’attaccamento dei fedeli che per le circostanze misteriose dei temporali che ne impediscono la dipartita; fino a che, forse con breve interruzione (v.: Preghiere della Novena del 1909), non viene sostituita da un nuovo dipinto “quasimillimum” sempre del Conca, commissionato dai missionari per conto dei Geranesi, per poter proseguire le missioni altrove, (v.: Madonna del Divino Amore in S. Bartolomeo Ap. in Sora). Per quello che ci interessa, è da notare che l’altarino portatile menzionato, già fa riferimento ad una prima annuale processione e ancora, che nel settembre 1742, la Comunità e Popolo di Gerano inoltrano alla Congregazione dei Riti la richiesta, corredata dalla relazione del card. Commendatario Spinola, di poter celebrare, ogni anno nella Domenica dopo la festa di San Marco (25 aprile), la solennità della Madonna del Cuore. Tale celebrazione, nel 1751, figura tra le tre feste principali in paese e nel 1768, la contabilità della Confraternita del SS.mo Sacramento riporta la spesa della cera per la processione della Madonna del Cuore, nonché la avvenuta costruzione di un quinto altare nella chiesa di Santa Maria, a Lei dedicato. Nel 1789, i Geranesi vengono invitati ad allestire un’infiorata sotto l’Arco Trionfale, eretto in Subiaco in omaggio all’Ab. Commend. card. Giovanni Angelo Braschi, devoto della Madonna del Cuore e divenuto Papa Pio VI (v.: Spesa fiori, Contabilità Festeggiamenti del Comune di Subiacoin A.S.R., Buon Governo, s. II, b. 4757).

1885-6

Ciò vuol dire che da tempo i Geranesi sono maestri nel comporre quadri con fiori, come esattamente avviene presso le tombe dei SS. Pietro e Paolo in Roma, fin dal 1625, quando “il sovrastante alle masserizie della fabbrica vaticana” Benedetto Drei iniziò “l’arte di fare mosaici di fiori, senza mescolarli alla rinfusa”. Al momento, in mancanza del 1° Registro della Confraternita della Madonna del Cuore, a noi non pervenuto, l’origine dell’INFIORATA GERANESE può essere datata tra l’anno 1743 al 1760 (v.: Festa della Madonna in calendario a S. Lorenzo, 1738); nel 2° Registro della Confraternita vi figurano normalmente le spese per l’infiorata. Un’ipotesi dell’introduzione dell’infiorata a Gerano, da noi accennata altrove ma non ancora provata, potrebbe essere quella che fa riferimento al sacerdote geranese, don Giuseppe Lelli, archeologo e amante dell’arte, operante in Vaticano in questo scorcio di secolo. Comunque sia, l’Infiorata rappresenta ante-litteram per Gerano una prima emittente “televisiva”, che ha modellato il gusto estetico e ingentilito intere generazioni di giovani.

 

 

   

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